Infanzia di un socialista > Tony Laudadio
Di e con Tony Laudadio.Aiuto Regia Rita Raucci e Marco D’Amore
Onorevole Teatro Casertano è lieto di proporre la sua ultima produzione: "INFANZIA DI UN SOCIALISTA" di e con Tony Laudadio. A quindici anni dall’inizio dell’inchiesta “Mani Pulite”, che ha rivoluzionato il panorama politico italiano e a quasi trenta dalla morte di Aldo Moro, una riflessione in forma di monologo, ma con la leggerezza dello sguardo di un bambino, su alcuni dei temi più scottanti della nostra storia.
Tony Laudadio è il fondatore e direttore (insieme ad Enrico Ianniello) de L'Onorevole Teatro Casertano. Nel suo curriculum di attore risultano numerose collaborazioni con i grandi nomi del teatro italiano, ma gli incontri decisivi sono stati sicuramente quelli con Toni Servillo, con cui lavora fin dal '93, e quello con Andrea Renzi, attore regista con il quale ha condiviso diversi importanti progetti. Al cinema ha partecipato ai film di Sandro Dionisio ("La volpe a tre zampe"), di Paolo Sorrentino ("L'uomo in più"), di Fabrizio Bentivoglio ("Lascia perdere Johnny") e altri.
Come in questo caso, spesso, è anche autore dei testi dei suoi spettacoli. Ha vinto nel 1996 il Premio Troisi come miglior scrittura comica con "Sconosciuti e lontani – la farsaccia" e nel 2002 il Premio Girulà per "Gracias a la vida".
"Sono sempre stato incuriosito e affascinato da quel periodo della vita che segna il passaggio dall’infanzia alla fanciullezza, il momento in cui si comincia a intravedere in forma potenziale, quello che sarà l’”uomo finito”, per dirla alla Papini. Quel punto, quel passaggio è ai miei occhi cruciale, fondamentale. Il modo in cui si supera quella delicata fase segna spesso il percorso che la vita poi dovrà seguire, è quella curvatura del tronco di un albero che ne segnerà poi la direzione per sempre.
Gli ideali, che fino a quel momento erano solo un pensiero indotto, un sentito dire, cominciano a prendere corpo, a farsi sostanza, a guidare le scelte di fondo. In “infanzia di un socialista” il bambino protagonista vive quel passaggio, così personale e intimo, in coincidenza con un passaggio più vasto, collettivo, nazionale: gli anni a cavallo tra i settanta e gli ottanta. Anni di trasformazione per un Paese e di formazione per un bambino che, cresciuto fino a quel momento tra l’estremizzazione dello scontro politico democristiano-comunista, sente già la sua vita come qualcosa di nuovo, di originale, sente di essere il superamento di tutto questo. E vive il suo microcosmo incarnando questa terza via e portando il suo piccolo mondo di scuola, amici, famiglia, gioco, a divenire simbolo e a prendere dimensioni universali o, quanto meno, profondamente italiane. Le illusioni, spezzate poi non molti anni dopo dalla nostra storia, dalla storia d’Italia, vivono la loro fase più bella, quella idealistica, ingenua, fiduciosamente ottimista.
Guardando attraverso gli occhi di questo bambino di nove anni e mezzo, ho percepito qualcosa che ci riguarda profondamente, che parla delle radici comuni, delle origini di tanti nostri comportamenti. L’aspetto generazionale di questa riflessione è, a mio parere, anche la sua peculiarità e non esclude coloro che hanno vissuto la loro infanzia in anni diversi e in condizioni diverse, anzi invita in qualche modo a compiere, personalizzato, lo stesso percorso."
Tony Laudadio
Una produzione Onorevole Teatro Casertano / Teatri Uniti.
