Nuovi spazi sonori

Una pratica molto comune per chi scrive, ad esempio, musica da film, è la fusione tra una parte elettronica e una parte suonata da un’orchestra o da strumenti solisti. In precedenza, per farlo in Sibelius occorreva importare un file audio sotto forma di filmato. Ora si può invece usare il protocollo ReWire di Propellerhead per sincronizzare la partitura ad un sequencer esterno (per esempio, Pro Tools o Cubase). Si può così lavorare in partitura sugli strumenti acustici, e nel sequencer sui dati Midi; le due parti risulteranno comunque perfettamente integrate.

A proposito di strumenti acustici, Sibelius 6 arriva con una notevole collezione di suoni per orchestra, banda, jazz e pop, ulteriormente ampliata attingendo alle collezioni di Garritan, TapSpace, e delle divisioni M-Audio ed AIR di Digidesign. Il già eccellente sistema di interpretazione delle articolazioni è stato ulteriormente affinato. È sempre ReWire a consentire di registrare una partitura suonata da Sibelius con un sequencer sincronizzato.



intro | bellezza | voce | chitarra | tempo | versioni | spazi | conclusioni


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